La costruzione metallica francese ha vissuto un paradosso. S’incarna in prestigiosi progetti, dalla Torre Eiffel al viadotto di Millau o, più recentemente, la Fondazione Louis Vuitton eretta nel Bois de Boulogne. Nonostante questi famose celebrità, le costruzioni in acciaio sono sempre state marginali in Francia, la culla del calcestruzzo.
Nel 2016 il settore ha un po’ risalito la china, si riprende dopo due anni, tuttavia la concorrenza di imprese europee a basso costo si fa sentire.
“Anche se ancora lontano dal picco del 2007, quando sono state prodotte 840.000 tonnellate di acciaio dalle fabbriche, le attività delle nostre 700 aziende associate, che rappresentano una forza lavoro di 20.000 persone, sono leggermente aumentate per il secondo anno consecutivo, con 686.000 tonnellate di acciaio messe in opera e un turnover in crescita del 1,6%, a 3,6 miliardi di Euro”, riassume SCMF (associazione della costruzione metallica francese).
Gli ordini aumentano e il 2017 sembra essere molto promettente, grazie al miglioramento delle congiunture economiche.
COSTRUZIONI SPETTACOLARI
Inoltre sono in corso dei cantieri spettacolari, come ad esempio la futura stazione TGV di Montpellier, che l’azienda Gagne (gruppo Briand) consegnerà alla fine del 2017 e a Parigi, la ristrutturazione della Samaritaine, costruita in acciaio agli inizi del XX secolo.
“Dal 1908, l’acciaio ha guadagnato in resistenza; oggi sopporta un carico di 35 Kg per millimetro quadrato, contro i 24 Kg dell’epoca, ma nonostante questa evoluzione del materiale, la struttura metallica è arrivata ai giorni nostri. E’ necessario sostituire soltanto l’1 o il 2%, laddove il metallo è stato esposto allo scorrimento dell’acqua”, ha commentato Dominique Dhier, direttore generale di SMB Costruzioni Metalliche (gruppo Soprema), attiva sul cantiere di Vinci. Le difficoltà s’incontrano ristrutturando gli spazi interni. “Quando si devono sostenere 1.200 tonnellate per cambiare un palo in cemento, non c’è spazio per errori”, continua.
Ad Arles, la costruzione in corso della Fondazione Luma progettata da Frank Gehry (in foto), con la sua facciata composta da 300 scocche decorate in acciaio, con 11.000 pezzi in inox, comporta altre sfide per l’azienda Eiffage Métal. “È un cantiere di 10.000 m2 che rappresenta 100.000 ore di studi, dieci volte più del normale”, riassume Loïc Penel della Eiffage Métal, “tutto passa per il computer.”
LA SFIDA DELLA DELOCALIZZAZIONE
Per la costruzione metallica resta un’altra sfida: delocalizzare.
La lavorazione di pezzi in fabbrica è soggetta alla concorrenza dei paesi con bassi costi di mano d’opera. All’Europa dell’Est (dal 25% al 35% meno costosa) si aggiunge la Spagna, il Portogallo e l’Italia (specialmente Cimolai).
Le carpenterie metalliche francesi puntano quindi a cantieri complessi con alto valore aggiunto, ma sono spesso nella posizione di subappalto nella costruzione dei maggiori lavori pubblici e
questi ultimi si organizzano per far lavorare i paesi a basso costo,
ammette un costruttore di carpenteria metallica. Così, dei grandi appalti di stadi degli ultimi anni, solo quelli in PPP (partenariato pubblico-privato) sono stati vinti dai francesi (stadi di Lille, Nizza e Bordeaux).
“On est tous dans le même bateau” direbbero probabilmente i francesi…