La pirite (dal Greco pyr) è un minerale metallifero del gruppo della pirite, composto da disolfuro di ferro (FeS2), di colore giallo chiaro e presenta lucentezza metallica. E’ componente accessorio di molte rocce e forma spesso accumuli molto importanti ai fini di uno sfruttamento economico.
Le piriti sono minerali molto diffusi del ferro e dello zolfo; per quanto riguarda il ferro, è il minerale più diffuso in natura.
CLASSIFICAZIONE E PROPRIETÀ
- Categoria: solfuri
- Formula: FeS2
- Classificazione Strunz: 2.EB.05a
- Classificazione Dana: 2.12.1.1
- Sistema cristallino: isometrico
- Classe di simmetria: diploidale
- Costante reticolare: a = 5.417 Å
- Gruppo spaziale: Pa3
- Durezza (Mohs): 6 – 6,5 (VHN100 = 1505 – 1520 kg/mm2 – Vickers)
- Densità: 4,8 – 5 g/cm3 (misurata) 5.01 g/cm3 (calcolata)
- Tenacità: friabile
- Lucentezza: metallica
- Striscio: nero-verdognolo
GRUPPO DELLA PIRITE
Il gruppo di minerali di pirite è un insieme di minerali del sistema cristallino cubico con struttura diploidale.
Il nome del gruppo deriva dal suo membro più comune, la pirite. I solfuri di questo gruppo sono notevolmente duri.
La formula generale è AX2 dove:
A = Au, Co, Cu, Fe, Mn, Ni, Os, Pd, Pt, Ru
X = As, Bi, S, Sb, Se, Te
- Aurostibite: AuSb2
- Bravoite: (Ni,Fe)S2
- Cattierite: CoS2
- Dzharkenite: FeSe2
- Erlichmanite: OsS2
- Fukuchilite: Cu3FeS8
- Gaotaiite: Ir3Te8
- Geversite: PtSb2
- Hauerite: MnS2
- Insizwaite: Pt(Bi,Sb)2
- Krutaite: CuSe2
- Krutovite: NiAs2
- Laurite: RuS2
- Penroseite: (Ni,Co,Cu)Se2
- Pirite: FeS2
- Sperrylite: PtAs2
- Testibiopalladite: Pd(Sb,Bi)Te
- Trogtalite: CoSe2
- Vaesite: NiS2
- Villamaninite: (Cu,Ni,Co,Fe)S2
La pirrotite Fe7S8 (pirite magnetica) è composta da ferro e zolfo, ma ha una struttura diversa e non appartiene al gruppo della pirite.
IMPIEGHI
Molto spesso la pirite contiene piccole quantità di altri metalli, come nichel, rame, oro. Quando ci si trova di fronte ad un giacimento di pirite aurifera, questo viene sfruttato principalmente per l’estrazione dell’oro, ma in piccole quantità. Anche cobalto e nichel possono essere contenuti nelle piriti in quantità sufficienti per una loro estrazione. Altrimenti la pirite è destinata alla produzione di composti dello zolfo, come l’anidride solforosa e l’acido solforico.
Nella Val Imperina (Belluno) per secoli è stata estratta pirite cuprifera da cui si ricavava il rame attraverso un complicato processo metallurgico. Agli inizi del ‘900 il minerale estratto nel bellunese fu destinato alla produzione dell’acido solforico.
È utilizzata anche come materiale catodico delle batterie al litio non ricaricabili e materiale semiconduttore.
Nella preistoria la pirite ferrosa veniva utilizzata insieme alla selce o al quarzo per accendere il fuoco attraverso la tecnica della percussione.
Pare che le civiltà precolombiane ne ricavassero lamine piane e lisce che utilizzavano come specchi, da ciò il nome specchio degli Incas.
E’ anche conosciuta come l’oro dello sciocco; il soprannome risale al Medioevo ed è dovuto alla sua tinta giallognola.
Nel XVI secolo trovò impiego come materiale d’accensione sulle armi da fuoco (nella pistola a ruota). Il suo utilizzo come fonte di ferro è diminuito in quanto il contenuto di zolfo contamina il ferro.
Agli inizi del XX secolo i minerali di zincite e pirite vennero utilizzati nei ricevitori radio Perikon come sistemi di rilevazione.
Attualmente questo minerale è usato nella creazione di gioielli (impropriamente detta marcassite).
La pirite di ferro cruda (non arrostita) viene utilizzata nel settore del vetro, per la fusione dell’acciaio inossidabile e nell’industria chimica.
ESTRAZIONE E LAVORAZIONE
Non sono note (o almeno sono discusse) le cause che hanno portato alla formazione del minerale; i mineralogisti indicano come cause più probabili:
- il metasomatismo di contatto
- la deposizione idrotermale
- la genesi sedimentaria
La pirite cristallizza nella classe diacisdo-decaedrica del sistema cubico, dando origina ad una vasta gamma di forme cristalline (più di sei): pirite dodecaedrica, pirite cubica, pirite solare (o dollaro di pirite), pirite arcobaleno e pirite geminata. Le forme più comuni sono comunque quella cubica e pentago-nododecaedrica.
Le piriti ferrose si trovano in rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche, comunemente con questi minerali: sfalerite, calcopirite, barite, ematite, orneblenda, albite, biotite, microclino e quarzo.
È abbondante anche in giacimenti geotermici e letti di carbone. La pirite di ferro è estratta da vene e strati di rocce carbonatiche. Inoltre l’estrazione può avvenire da depositi massicci di calcopirite e sfalerite.
La trasformazione avviene allo stesso modo dei minerali di ferro. L’estrazione è a cielo aperto, a volte in marna. È preferito il blocco di pirite, pulito e spazzolato, in quanto mostra tutta la sua composizione.
PRODUZIONE ED EXPORT
I principali produttori mondiali di piriti sono: Cina, Finlandia, Russia, Sud Africa e Spagna/Portogallo.
I giacimenti europei di maggiore importanza sono quelli di Rio Tinto in Spagna, di Røros in Norvegia, di Falun in Svezia, del Harz e della Baviera in Germania. In Italia si hanno notevoli giacimenti di pirite in provincia di Grosseto ed all’Elba in Toscana, a Brosso e Traversella in Piemonte. Fuori d’Europa importanti giacimenti si hanno in Giappone e negli Stati Uniti d’America.
Italia e Cina insieme nel 2015 hanno esportato quasi la metà del totale mondiale. L’Italia si attesta al primo posto con un turnover di 6.176.000 Euro, segue la Cina con 5.677.000 Euro ed al terzo posto c’è l’Olanda con 3.395.000 Euro. Le successive posizioni sono occupate da Perù, Russia, Stati Uniti, Austria, Turchia, Germania, Pakistan e Spagna.
TRADUZIONE DI “PIRITE” IN ALTRE LINGUE:
- Arabo: بيريت
- Basco: Pirita
- Bulgaro: Пирит
- Catalano: Pirita
- Ceco: Pyrit
- Croato: Pirit
- Cinese: 黄铁矿
- Coreano: 황철석
- Danese: Pyrit
- Ebraico: פיריט
- Francese: Pyrite
- Giapponese: 黄鉄鉱
- Greco: Σιδηροπυρίτης
- Indiano: माक्षिक
- Inglese: Pyrite
- Mongolo: Пирит
- Olandese: Pyriet
- Persiano: پیریت
- Portoghese: Pirita
- Russo: Пирит
- Sloveno: Pirit
- Tedesco: Pyrit
- Turco: Pirit
- Vietnamita: Pyrit