In Italia è possibile vendere online prodotti in acciaio?

All’estero non sono solo i prodotti elettronici e gli accessori di moda ad essere venduti online ma anche i prodotti industriali, tra cui quelli in acciaio.

In Italia siamo molto indietro in questo settore; attualmente non esistono portali B2B e B2C specializzati nella vendita di prodotti in acciaio. Ci sono alcuni siti dove è possibile acquistare derivati di prodotti siderurgici, ma l’offerta non è ampia.

Negli Stati Uniti hanno iniziato circa 20 anni fa ed anche leader di mercato come ThyssenKrupp vendono i loro prodotti attraverso internet.
Alcuni players sono veramente ben organizzati; svolgono l’attività di commercianti offrendo ai clienti anche tanti servizi (taglio plasma, taglio laser, zincatura, piegatura lamiere, punzonatura, etc.), inoltre sono in grado di fornire una gamma di prodotti più vasta rispetto a molte aziende tradizionali, inclusi quelli normalmente difficili da reperire.

Esempi di siti web stranieri che vendono prodotti in acciaio online:

Queste aziende sono orientate maggiormente al B2C ed operano in varie forme, da e-commerce puro (con prezzi esposti e carrello) al portale “a preventivo su richiesta”.

MetalSupermarkets ha creato addirittura una rete di 80 negozi in franchising presenti in USA, Canada e Regno Unito.

LE SFIDE DEL SETTORE SIDERURGICO

Mettere il prezzo finale di un prodotto su una piattaforma online è una delle sfide più importanti per la maggior parte delle aziende. Ci sono molte persone che vedono il prezzo su internet e trattano con l’azienda uno sconto offline.

A differenza di altri siti di e-commerce, per i prodotti in acciaio è difficile proporre il pagamento “alla consegna” ed avere una policy per il respingimento della merce. Le spese da sostenere sarebbero enormi.

Inoltre, le aziende sono molto restie a mostrare il prezzo del loro prodotto su un sito web a cui possono accedere consumatori, concorrenti e venditori.

“Quando vendi online una t-shirt di marca il margine è superiore al 75%, mentre nei prodotti industriali il margine medio si aggira normalmente al 7-20%, perciò le aziende sono riluttanti a rivelare i loro prezzi finali”.

Per ovviare a questa lacuna, alcuni portali hanno creato una sezione in cui l’acquirente può esprimere la propria intenzione di avere discussioni private per negoziare i prezzi offline, oppure alcuni siti chiedono la registrazione per vedere i prezzi (che saranno stabiliti in base ad un listino formulato ad hoc per il cliente in questione).

ALCUNI DATI SULL’E-COMMERCE IN ITALIA

Secondo l’osservatorio e-commerce B2C Netcomm (in collaborazione con School Of Management del Politecnico di Milano), il valore degli acquisti online nel 2017 è cresciuto del 16-20% rispetto al 2016, raggiungendo quota 23 miliardi di Euro. Inoltre, per la prima volta, il valore generato dai prodotti varrà tanto quanto quello dei servizi.

Il dato interessante è che gli acquisti di prodotti tramite internet sono cresciuti del 25%, un valore più che triplo rispetto a quello dei servizi che hanno avuto un incremento dell’8%.

Aumenta continuamente l’utilizzo di dispositivi mobili per fare shopping in rete. Tablet e smartphone hanno ormai superato il 30% della domanda e-commerce, con una crescita maggiore del 50%.

QUALI SONO I PRODOTTI E SERVIZI DA ONLINE

vendite online 2016-2017

La domanda è trainata in particolare dai settori Food&Grocery (prodotti alimentari e da supermarket) e arredamento/prodotti per la casa, i quali sono cresciuti rispettivamente del +37% e +27% rispetto al 2016.

Il settore dell’informatica ed elettronica sarà ancora quello che genererà maggiori fatturati online.

Nell’ambito dei servizi, il turismo la fa da padrone, seguito dalle assicurazioni.

Infine, secondo i dati elaborati da Human Highway, i consumatori italiani che usufruiscono del canale virtuale per i propri acquisti sono aumentati del 12%. Nel 2017 circa 21 milioni di italiani hanno adottato lo shopping online (oltre la metà delle famiglie) e molti di questi sono abitudinari, non occasionali.

I PAGAMENTI

Su internet la maggior parte degli acquisti sono pagati attraverso le carte di credito e PayPal e solo nell’8,8% dei casi il pagamento avviene alla consegna.

CONCLUSIONI

Dal mio punto di vista in futuro avremo anche in Italia sempre più piattaforme internet in ogni settore industriale, come le abbiamo nel B2C. Amazon è una piattaforma, iTunes è una piattaforma, etc.

I prezzi saranno sempre più trasparenti ed è ciò che molte aziende temono.

Molti penseranno: “Ma sei stupido? Era così bello in passato quando le trattative si facevano di persona e/o al telefono e nessuno sapeva davvero come facevamo i soldi”.

Nel mondo di internet, con tutta la nuova tecnologia, ahimè non funziona più così.

O si cambia mentalità e si provano nuove strade per rimanere sul pezzo e continuare a prosperare, oppure qualcun altro lo farà prima di noi.

Secondo me in Italia le aziende sono mature per vendere prodotti di acciaio online, di tutti i generi, dai semilavorati ai prodotti finiti.

Bisognerà organizzarsi bene, investire (non molto), aver pazienza, fiducia del web e soprattutto crederci!

E tu cosa ne pensi? Saresti disposto ad acquistare o vendere prodotti in acciaio online?

2 pensieri riguardo “In Italia è possibile vendere online prodotti in acciaio?

  • 21 Novembre 2021 in 15:05
    Permalink

    Ciao, lavoro come operaio magazziniere in una azienda nella vendita di materiali siderurgici la mia idea sarebbe proprio quella di creare un ecomerce nella vendita di materiali siderurgici.
    Come idea sarebbe fattibile?-Quanto costerebbe realizzare un ecomerce di questo genere??

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    • 6 Dicembre 2021 in 15:14
      Permalink

      Ciao Costantino,
      non ho idea di quanto possa costare la realizzazione di un sito web dedicato all’ecommerce perché non conosco le tue intenzioni nel dettaglio. Ti suggerisco di confrontarti con uno o più addetti ai lavori, avendo ben chiare tutte le caratteristiche desiderate (dimensioni in termini di pagine, target da voler raggiungere, funzionalità, etc.) e considerando le possibili difficoltà.
      Per quanto riguarda la fattibilità, a me piace il motto “impossible is nothing”, perciò perché non provarci? Partirei facendo un’analisi dei prodotti difficilmente reperibili online, ma facilmente spedibili con un corriere (quindi non barre da 6 metri per intenderci), per poi ampliare la gamma e gli investimenti sul sito web.

      Rispondi

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